Tenere la mente ed il cuore al passo con una realtà in continuo cambiamento, a volte sembra essere difficile.
Ma quanto più grandi i cambiamenti e le sfide, tanto più preziosi diventano i momenti in cui poter riprendere fiato, rilassarci e tornare in armonia con la natura.
Lo sa bene lo Chef Johannes Lerchner, del ristorante Lerchner’s Runggen, a pochi km da Brunico, Stelle Verde Michelin e Bib Gourmand, che assegna alla natura un ruolo primario, in quanto fonte di benessere collettivo, e di questo ne ha fatto racconto culturale e gastronomico nei suoi piatti intrisi di gusto e di bellezza.
Un ristorante che da anni è impegnato in termini di sostenibilità su tanti fronti. A cominciare dalla scelta di utilizzare quasi esclusivamente prodotti 100% altoatesini, un proprio allevamento di bestiame da cui attingere le carni, nonché la rinuncia all’impiego di qualsiasi prodotto esotico o eticamente discutibile in menu.
La sua posizione geografica – immerso nel verde di una natura incontaminata a pochi km da Brunico – gli permette di poter offrire gratuitamente ai suoi ospiti una cristallina acqua di sorgente.
Il menù racconta il territorio con i suoi prodotti, partendo proprio da quelli del maso.
Qui i piatti nascono da quello che dà la natura, l’orto, la stalla ( lo zio Raimund si occupa dell’allevamento delle mucche di razza bovina della Val Pusteria, bovino grigio tirolese e Simmental), e piccoli fornitori coinvolti in questo progetto che vuole essere anche cultura.
“Il nostro pane lo prepariamo ogni giorno da cereali locali per voi. – mi raccontano – Nella nostra “home bakery” vendiamo la nostra baguette e il pane alla segale. I nostri primi piatti vengono preparati al momento. –
Il locale accoglie con il suo abbraccio di luce proveniente dalle ampie finestre, straordinaria la cura dei dettagli, sia degli ambienti (il servizio è svolto in costume), sia nei piatti che citano a piene mani i migliori ingredienti e le ricette più sfiziose della regione. Specialità al ritmo delle stagioni: geröstl (rosticciata di carne di manzo e maiale con patate, cipolla e speck), tirtlan (frittelle di segale), nonché l’immancabile strudel di mele. Alto Adige a tuttotondo anche per la lista dei vini.
Una cucina d’autore che utilizza la memoria familiare come bussola per i piatti che si fanno carico di esplorare il gusto del territorio in un divertente risveglio dei sapori che trovano qui, massimo appagamento.
Seduta a tavola, mi guardo intorno, dove trovo solo bellezza, la stessa che ritrovo nei piatti di una cucina senza tempo, excursus tra le ricette diventate patrimonio culturale collettivo, di cui poter godere con tutti i sensi.
I piatti provati
Runggen/Ronchi, 3A, 39030 San Lorenzo di Sebato BZ