Matera, il pane, i sassi ed il ristorante Aroma Profumi e Sapori

Viaggio nella città lucana, per scoprire, assaporare e vivere il mondo creato da Floriana Panico e lo Chef Vincenzo Bellarte del  ristorante Aroma Profumi e Sapori

Profuma di casa Matera, proprio come l’accoglienza di Floriana Panico, titolare del ristorante Aroma Profumi e Sapori nel cuore di Matera.

“ Qui sorgeva la prima farmacia di Matera, – racconta Floriana – “ una sorta di laboratorio dove venivano creati sul momento i farmaci sulla base della richiesta del cliente. Con il passare del tempo l’antica farmacia è stata trasformata in un locale commerciale, vineria-bistrò, e nel 2020, innamorata di questo luogo ricco di fascino e storia,  ho pensato di rilevare l’attività per creare un luogo dedicato al buon bere. Nel 2023 ho incontrato lo chef Vincenzo Bellarte e, da stesse intenzioni, è nato il progetto di Aroma Profumi e Sapori.

Al momento la nostra cantina conta referenze sia italiane che estere, con circa 180 etichette, seppur la nostra volontà è quella di ampliare l’offerta alla quale si aggiunge una ricca selezione di gin da accompagnare ai nostri piatti. “

Aroma Profumi e Sapori è il racconto a 360° del presente, del passato e del futuro dello chef Vincenzo Bellarte, classe ’89 e di origine pugliese.

“ Ho sempre sognato di fare lo chef sin da bambino, così già durante gli studi presso l’istituto alberghiero, trascorrevo l’estate a lavorare dietro ai fornelli.

Ho viaggiato tantissimo nel territorio nazionale, lavorando in Toscana, Trentino Alto Adige, Lago di Como, sino a qualche esperienza in Svizzera.

Quella che propongo è una cucina simbolo e ambasciatrice del territorio, delle tradizioni e delle infinite sfaccettature delle mie esperienze, senza mai dimenticare i piatti della mia infanzia, preparati dalla nonna e da mia madre.”

In ogni piatto dello chef la partenza è sempre la classicità del piatto per poi  creare qualcosa di nuovo, mai banale e senza troppi orpelli, per una cucina di cuore e dove il gusto trova massimo appagamento.

“Salse, condimenti, erbe sono spesso estere, mi piace unirle a prodotti locali come la carne e le verdure.” continua lo chef.

Nei piatti una grande cura per l’estetica, con uno studio attento anche all’accostamento dei colori, “ Amo valorizzare i colori principali della materia prima senza appesantire i piatti, escludendo virtuosismi inutili. Nel piatto solo il necessario perché se la materia prima è trattata con cura non richiede aggiunzioni inutili.”

A pranzo la proposta è più semplice ed ideale per chi vuole concedersi una pausa veloce ma ricca di gusto; la sera l’offerta cambia veste, a partire dalla mise en place, curata ed elegante, ed i piatti si fanno  racconto di un’esperienza da gustare lentamente e con l’attenzione che meritano.

Talento e sensibilità unici, quelli dello chef Bellarte ed una cucina che fa dell’eleganza e della finezza il suo tratto distintivo, con sapori centrati, profondi ma trasferiti attraverso presentazioni eleganti e raffinate, con un dinamismo creativo ispirato al rispetto degli ingredienti ed alla qualità eccelsa degli stessi.

I piatti provati:

Benvenuto dello Chef:

Drink di benvenuto con estratto di sedano, mela verde e yuzu, fagotto di riso al crauto viola e ristretto di uva rossa, 

cannolo ripieno di buche de chevre e tartufo, cannolo con peperone crusco ripieno di mouse di baccalà e olive nere, 

finto pomodoro che racchiude la cialledda materana,

bon bon di melone e cetriolo,

wafer con mouse di mortadella, provolone e pistacchio,

barattiere in carpione, finta oliva al tarallo.

Parmigiana di melanzana a modo mio: 

Pomodoro bruciato, melanzana arrostita, mouse di parmigiano e cips di pomodoro.

Battuto di seppia croccante ed il suo inchiostro, con gel di limone salato, salsa al burro tostato profumata al peperoncino e aneto

Battuta di podalica e di anguria compressa, buche de chevre, senape in grani, gel di friggiteli, polvere di capperi,  accompagnata da pan brioche alle mandorle e fave di cacao.

Bottoni fatti a mano dallo chef ripieni di scamorza affumicata glassati con fondo ristretto di vitello, carpaccio di porcini, polvere di alloro e tartufo.

Mezzemaniche trafilate al bronzo con cannolicchi, midollo di vitello, pan fritto al prezzemolo e limone

Trancio di ombrina scottato su pelle servito in zuppetta di funghi cardoncelli, gel di pompelmo rosa e salicornia.

Pluma di maialino iberico, il suo jus, acqua di canestrato di moliterno, indivia allo zafferano e melanzana affumicata.

Pre dessert Cremoso alla mandorla amara, barbabietola e balsamico in due consistenze

Sbriciolona alle alghe, crema pasticcera allo yogurt, sfera di te macha e yuzu

Cremoso di cioccolato bianco, capperi e polvere di capperi, zeste di limone shiso verde

La piccola pasticceria

 

Via Domenico Ridola, 44 – 75100 Matera